Come abbiamo già raccontato, il primo giorno di riapertura dopo il lockdown a Torre Boldone ci si è affrettati a mandare le ruspe a devastare la verde collina dietro alla scuola materna, in via monte Ortigara. Un’altra area collinare fino a quel momento risparmiata dal cemento, che è stata irrimediabilmente distrutta con lo scopo di asfaltarla.
Scopo che peraltro è strettamente legato e funzionale a quello di costruire una palazzina pochi metri dietro, laddove era prato.
É servito a qualcosa questo sacrificio?
Indispensabile per permettere alla scuola materna di funzionare l’aveva definita il sindaco Sessa-Rotini. Nonostante la sua scomoda posizione, e nonostante la documentata assenza di problemi di parcheggio all’asilo. E, ovviamente, senza nessuno scrupolo ad asfaltare l’ennesima area verde “del paese del verde” (che fu).
Questo sacrificio è talmente indispensabile che a questo punto, dato che hanno iniziato ad asportare la collina il 4 maggio, e con tutto l’impegno che è stato sbandierato nel garantire la migliore riapertura possibile delle scuole, siamo certi che oggi, a scuola riaperta, il faraonico parcheggio sarà operativo, giusto?
Invece dopo 4 mesi.. tutto fermo. La collina è stata letteralmente asportata nei primi giorni. Il parcheggio invece è ancora di là a venire. Mentre alcuni parcheggi disponibili sulla strada sono stati oltretutto resi inagibili.
Un ottimo esempio di intervento, guidato da quella capacità di coordinare e fare che tanto spesso vediamo all’opera.
Ricordando come era
Giusto per rinfrescare la memoria a chi solitamente viene a rispondere che “lì non c’era verde” o “non c’erano alberi”, ricordiamoci come era quell’area un anno fa, e lasciamo all’immaginazione cosa si sarebbe invece potuto regalare ai bambini della scuola materna….

Il cancello che non c’è
Quella che è stata realizzata con solerzia, invece, è la nuova strada (non prevista nè autorizzata dal piano di devastazione dell’area) che attraversa la collina poco più a monte. La quale è stata anch’essa realizzata ai primi di maggio, ed è stata nel frattempo completata con un maestoso cancello (verranno a dirci che “è provvisorio”?).
Ora si dispone di un vero e proprio accesso carrale, decisamente imponente, per quella strada che ha sottratto ulteriore verde all’area. L’ennesimo scempio di questo cantiere su cui si continuano a chiudere entrambi gli occhi, come già denunciato da alberieco.net prima al Comune di Torre Boldone (che ha fatto finta di niente), poi con il suo esposto alla Procura di Bergamo.
