Che il “bosco urbano” di Torre Boldone sia una palese presa in giro mediatica l’abbiamo già evidenziato nella scheda ad esso dedicata.
Nonostante la quasi totale assenza di alberi, e presenza di soli germogli giovani spacciati in pompa magna per “bosco”, la conclamata furia dell’amministrazione comunale Sessa-Macario ha trovato modo di esprimersi ugualmente. A fronte di un piccolo ramo caduto in seguito ad una tempesta – sempre un’ottima scusa per far uscire le motoseghe dal recinto – ecco la solita soluzione finale: abbattiamo completamente un albero sano.
Ulteriore impoverimento del territorio, ulteriore azione ingiustificata, ulteriore dimostrazione di ignoranza in quelle che dovrebbero essere le pratiche di gestione degli spazi verdi da parte di un Comune.
La scusa
La drammatica mossa che ha reso socialmente pericoloso il povero albero all’interno del “bosco”, il segno della sua violenta aggressione nei confronti dell’umanità, che richiede l’immediata condanna a morte senza appello o pene inferiore? La vediamo documentata (come sempre su alberieco.net) qui:

La vittima
Un albero malato? Un pericolo per l’incolumità pubblica? Un soggetto aggressivo, violento, incapace di stare in mezzo ai suoi simili? Giudicate voi. Noi siamo sicuri che stavolta il suo tronco non verrà portato davanti al Comune come trofeo dell’ultima battuta caccia agli alberi malati, come già è avvenuto in primavera.


Una domanda a corollario
Quanto è costato questo stupido intervento al Comune? Quanto e a chi ha reso la legna ottenuta?